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Tempi moderni

 

...un figlio entra attivamente anche nei processi di rielaborazione e di ristrutturazione della famiglia.

Certamente la fase immediatamente precedente la separazione e quella successiva costituiscono un periodo di maggiore stress per tutti, è ovvio, figli compresi. E’ in questa fase che i rapporti di comunicazione tra i genitori si interrompono bruscamente e i figli, alcune volte, possono essere lasciati all’oscuro. Vengono lasciati soli e soprattutto i più piccoli sono molto spaventati .

Da interviste a bambini piccoli si è visto che tutti si considerano responsabili della separazione dei loro genitori: “E’ per colpa mia”… “E’ stata colpa mia se i miei genitori si sono separati!”

Vari autori riferiscono che è proprio in questa fase che cominciano a manifestarsi nei bambini problemi di salute e problemi scolastici.

Però tutti gli autori concordano sul carattere di transitorietà di questi disagi nel senso che a lungo termine non ci sono effetti dannosi se poi la separazione viene “gestita bene” dai genitori.

Ma cosa significa “gestire bene una separazione”? Significa ritrovare la capacità della cooperazione e della condivisione; quindi dalla condivisione e dal supporto che i figli riceveranno per mantenere la relazione con entrambi i genitori e con le persone significative.

Dott.ssa M.Luisa Paglione
Psicoterapeuta - Mediatore Familiare
(Grosseto ottobre 2007)

troppo spesso ex coniugi estremamente conflittuali pensano di agire
... "per il bene dei figli"...
 
ma spesso il loro punto di vista è molto diverso:
 
 

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..."con la Legge 54 del 2006, non ci sono più le forme di affidamento alternato e congiunto e il Giudice, in via prioritaria, non è chiamato a scegliere quale è il genitore a cui affidare i figli perché la legge fa una equiparazione delle due figure genitoriali. Affida, dà fiducia ad entrambi i genitori per crescere il figlio, i figli… e quindi la legge riconosce il diritto di ciascun figlio ad avere la presenza costante sia dell’uno che dell’altro genitore e quindi afferma il principio della bi-genitorialità. Principio che è sicuramente di alta civiltà giuridica. Principio da condividere con cui il legislatore ha recepito quelli che sono i mutamenti sociali che sono avvenuti nel corso degli anni... l’articolo 155 valorizza quello che è la necessità di un figlio di mantenere continuità tra quella che era la situazione precedente alla separazione e la situazione che invece ci sia con il venir meno della convivenza matrimoniale. Cioè una continuità della filiazione nonostante i cambiamenti derivanti dalla cessazione della convivenza. Si dovranno seguire delle regole nuove. La continuità tra questi due momenti è importante perché solo in questo modo si può garantire al figlio il permanere di schemi educativi che ormai erano consolidati e sui quali il figlio vuol poter contare ancora."...

 

Avv. Sandra Albertini

AIAF Toscana

Avvocato - Mediatore Familiare

(Grosseto ottobre 2007)

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